venerdì 1 luglio 2016

Birdman, l’uomo che sussurrava agli uccelli


Birdman
(USA, Canada 2014)
Titolo originale: Birdman or The Unexpected Virtue of Ignorance
Regia: Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelari, Armando Bo
Cast: Michael Keaton, Emma Stone, Edward Norton, Naomi Watts, Zach Galifianakis, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Merritt Wever
Genere: super
Se ti piace guarda anche: Il cigno nero, The Tree of Life, Arca russa

Sei finito davvero male Cannibal Kid o forse non dovrei chiamarti più così visto che adesso ti fai chiamare Marco Goi come se quel nome fosse più rispettabile o serio manco ti credessi Lorenzo Cherubini che tanto è e resterà sempre per tutti Jovanotti e basta e per te è la stessa cosa visto che puoi cambiare nome finché vuoi ma tanto ciò non può cambiare chi sei cioè chi sei veramente e se non sai chi sei te lo dico io: sei solo uno sfigato che non ha più niente ma che aveva un passato glorioso e adesso è andato tutto via puff! eri finito a scrivere per le riviste più grandi del pianeta come Time e Variety e Ciak e il New Yorker e La Repubblica di sto cacchio e persino Playboy e ora non ti si fila più nessuno e così hai deciso di riaprire quel tuo blogghettino schifoso che ti aveva portato alla ribalta tanto tempo fa e a cui hai voltato le spalle in men che non si dica appena ti han proposto quattro soldi e un po’ di fica fino a che hai avuto ciò che meritavi e sei rimasto senza niente e sei tornato al tuo primo vecchio amore ovvero quel dannato Pensieri Cannibali e lo sai che questo è un ritorno che piacerà agli americani perché gli americani adorano i grandi comeback ma qua siamo in Italia qua siamo nella piccola Italietta e qua i ritorni li guardiamo con diffidenza anche se mi potrai dire che qua abbiamo avuto decenni di Berlusconi e sì è vero solo che i suoi non contano come comeback veri e propri perché lui in tutto questo tempo andarsene non se n’è mai andato e per lui le cose non sono andate come per Michael Keaton in Birdman ovvero quel film che racconta di un attore celebre per aver fatto una fortunata saga su un supereroe chiamato appunto Birdman che sono vent’anni che non se lo fila più nessuno ma lui cerca di dimostrare di essere un attore vero o meglio ancora un artista completo e così si dedica al teatro dove dirige e interpreta l’adattamento di una storia di Raymond Carver “What We Talk About When We Talk About Love” per la precisione e sono sicuro che tu Cannibal o forse dovrei chiamarti Marco che se no ti offendi non sai manco chi è se non per sentito dire e di sicuro non hai mai letto niente di suo perché sei così ignorante ed è questo il motivo principale per cui sei finito dove sei finito per cui sei stato solo una stella cometa del mondo del blogging senza sostanza che si è bruciata in fretta appena si è avvicinata al Sole come Icaro e la prima delle ragioni è appunto che sei così ignorante che probabilmente non sai manco chi è Icaro e di certo la mitologia greca non fa per te perché i tuoi miti sono gente come Julian Assange o Kanye West e Jessica Chastain che sì sarà una bella figa ma non è che sia tutto questo grande riferimento culturale così come nemmeno Emma Stone che in Birdman è fenomenale ed è da Oscar perché ha degli spettacolari occhioni disumani che con un solo singolo sguardo ci mostrano tutto ma di culturale lei c’ha solo il bel cul come nota subito l’occhiolino attento del redivivo Edward Norton che pure per lui questo è un gran comeback come si deve e finalmente torna a regalarci una di quelle interpretazioni fantastiche che dopo la 25a ora del 2002 si era dimenticato di poter fare e la stessa cosa è capitata anche a Naomi Watts che negli ultimi anni sembrava essersi scordata di come si fa a recitare e intendo recitare per davvero come in Mulholland Drive e la stessa medesima cosa è successa pure a Michael Kiii?ton anzi a lui no perché lui non aveva mai fatto una performance davvero memorabile e di lui nessuno ha mai pensato che fosse un attore formidabile quando per tutti è sempre stato Batman e con Batman voglio dire il Batman di Tim Burton ed è la stessa cosa per il suo personaggio nel film che è costantemente identificato con Birdman e allora finzione e realtà si mescolano e non si riesce più a distinguere cosa è una e cosa è l’altra e non importa capirlo perché la nostra vita ormai è così è solo una grande recita in un mondo dominato dai social network in cui siamo tutti protagonisti e in cui siamo Tutti Famosi come nel partito immaginario della serie tv di Maccio Capatonda Mario che poi così immaginario non è visto che sembra Forza Italia e d’altra parte chi può dire cosa è vero e cosa no in un mondo in non ci sono limiti ma solo confini mentali e gabbie in cui si cerca di imprigionare ogni campo del sapere e piazzare delle etichette su tutto ed è ciò che è capitato anche a te Cannibal Kid pardon Goi Marco quando la gente da te si aspettava solo recensioni cazzare e divertenti e quando tu hai provato a fare qualcosa di differente e di più serio e di più “maturo” il pubblico ti ha subito voltato le spalle e sei diventato solo l’ombra di te stesso e ti sei trasformato in un giornalistucolo qualunque di quelli che si credono di avere qualcosa di importante da dire al mondo e invece il loro è solo un bla bla bla in mezzo ai miliardi di tweet e di post e di video pubblicati e di bla bla bla che si perdono nella rete e vengono postati e condivisi e likeati alla stessa velocità con cui scompaiono nel nulla e il tuo errore più grande è stato quando hai cercato di importi come Marco Goi quando a nessuno interessa di Marco “chi cazzo è?” Goi ma tutti vogliono solo Cannibal Kid il buffone di corte che prende in giro i film e non ha né lo spessore né la capacità di parlarne seriamente sebbene in alcuni casi ci sarebbe proprio da farlo perché in mezzo a tanta spazzatura e a tanti lavori fotocopia ogni tanto arriva qualcosa di fantastico come Birdman che è una pellicola di quelle enormi che lasciano il segno e cambiano il modo di girare e di concepire il Cinema come 2001: Odissea nello spazio o The Tree of Life o Boyhood e mentre sei lì a guardarlo ti rendi conto di essere di fronte a qualcosa di epocale e di nuovo e di differente e non trovi le parole per fare giustizia a qualcosa di così grande e realizzi che la critica o il blogging o come diavolo preferisci chiamare le tue stupide patetiche recensioni barra post barra pseudo articoli giornalistici barra cazzate per quanto ti sforzi non potranno mai rendere tutta la bellezza e la genialità di un film del genere che sembra uscito dritto dai tuoi sogni e che assomiglia in tutto e per tutto alla pellicola che vorresti girare tu se solo fossi un regista e non un misero scribacchino da due Lire che adesso non valgono niente ma il Movimento 5 Stelle le vuole reintrodurre quindi chi può dire cosa varranno in futuro e magari varranno quanto un’Opera d’Arte a cui inchinarsi che porta il cinema verso il futuro laddove Hollywood e il grande pubblico sono ancora attaccati a modelli culturali arcaici e ai blockbusteroni e alle pellicole su eroi e supereroi vari mentre Birdman vola alto su di noi e ci regala il miglior film sui supereroi mai visto senza essere per niente un film sui supereroi ma solo un film super in cui persino Zach Galifianakis è super e ci fa inoltre gettare uno sguardo anzi ci offre una panoramica sul cinema dei prossimi anni o forse decenni perché questo film è come una scoperta scientifica che fa progredire le conoscenze dell’uomo di anni per non dire decenni e il regista Ale-Alejandro Ale-Alejandro González Iñárritu ci scaraventa dentro un (finto) piano sequenza unico come fosse una versione divertente e godibile di Arca russa e ci regala un flusso continuo di immagini e di pensieri ed emozioni a ritmo di jazz e ci propone un modo nuovo tanto differente quanto geniale di raccontare una storia al cinema da cui non si potrà più tornare indietro e da cui io non voglio più tornare indietro e da cui noi non vogliamo più tornare indietro sia io grande mitico leggendario Cannibal Kid che tu povero stupido ridicolo Marco “ma chi cazzo è io proprio non lo so” Goi.

voto 9,5/10

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